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Malagò (Coni): In Italia poca cultura sportiva, agire subito

Non siamo un paese con una grande cultura sportiva, pur avendo un clima e un’alimentazione che tutti ci invidiano. Per questo non possiamo rimanere passivi, dobbiamo proporre nuove cose”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel convegno ‘Valore e valori dello Sport in Italia’ nell’ambito degli Screenings Rai a Firenze.

I dati sulla obesità infantile sono preoccupanti – ha proseguito – Il 40% della popolazione è sedentaria. È indispensabile partire dalle scuole. Le palestre non sono adeguate e servono 4 miliardi per mettere a norma i plessi scolastici. Purtroppo però non si può più bussare alle casse dello Stato. Occorre avere iniziativa”.

Il Coni – ha aggiunto – avrebbe dovuto fare di più nella passata legislatura per accelerare alcuni passaggi legislativi. Mi riferisco ad esempio alla legge sugli impianti. Si è finiti impantanati nelle paludi del palazzo e alla fine, con un traguardo che sembrava a portata di mano, ora c’è il rischio di ripartire da zero”.

Siamo il secondo paese più obeso del mondo, con il 40% della popolazione sedentaria. Sono dati imbarazzanti”, aggiunge Malagò nel suo intervento durante il convegno. La ‘ripartenza’ deve coinvolgere sport di base e di elite. C’è spazio, quindi, per parlare anche della mancata approvazione della legge sull’impiantistica. “Erroneamente – dice Malagò – si parla di legge sugli stadi, ma il provvedimento che è naufragato avrebbe riguardato l’impiantistica in genere. È stata persa un’occasione importante, la legge è affondata nelle dinamiche parlamentari, intrappolata tra un passaggio e l’altro. Il Coni, pur non avendo responsabilità diretta, avrebbe dovuto fare di più nella passata legislatura”.

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