
… Ma al Sud il tempo pieno continua a non essere di casa
Tre anni di tempo pieno targato Gelmini: con quali risultati? La cura Gelmini, criticata dall’opposizione perché mancava di qualità a causa della riduzione del doppio organico per classe e salvava solo l’orario a 40 ore, è cominciata nel 2009-10 e ha coinvolto, quindi, i primi tre anni di corso.
Le attuali classi terze fotografano tuttora il boom verificatosi nel primo anno di riforma (24.600 alunni e 1.180 classi in più rispetto all’anno precedente).
Allora, come si rileva sempre alla fotografia delle terze classi, l’aumento di alunni e di classi ha interessato, in modo consistente, anche le aree meridionali.
Le classi seconde e prime, fotografando invece quanto avvenuto dopo quell’incremento straordinario, mettono in evidenza una situazione di assestamento non esaltante. C’è mediamente un aumento di alunni e di classi a tempo pieno a livello complessivo, ma il sud nel suo insieme non riesce a mantenere quell’inversione di tendenza verificatasi all’avvio.
Se si confrontano i dati delle classi prime rispetto a quelli delle seconde si rileva che al Nord vi è stato nel tempo pieno, dall’anno scorso a quest’anno, un aumento complessivo di alunni (+ 4.900 alunni) e di classi (+ 188).
Al sud, invece, calano gli alunni al tempo pieno (- 850) e calano anche le classi (- 30): di poco, ma calano. Anche nelle Isole si registra una flessione.
Al Centro, pur a fronte di un modesto aumento del numero di alunni (un centinaio), le classi a tempo pieno sono diminuite di circa 25 unità.
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