Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Luogo di nascita e conoscenza della lingua, chi è l’alunno straniero?

Il deputato del Pd Andrea Sarubbi, primo firmatario della proposta di legge bipartisan sulla riforma della cittadinanza, commenta con soddisfazione l’esclusione, annunciata dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, degli studenti nati in Italia dal computo del 30% per classe.

Il parlamentare democratico accoglie “con vero piacere la conversione allo ‘ius soli’ del ministro Gelmini. Escludere dal tetto del 30% gli studenti stranieri nati in Italia significa riconoscere di fatto che chi è nato da noi e frequenta le nostre scuole deve essere considerato italiano al pari dei propri compagni di classe, a prescindere dal colore della pelle o del suono esotico del proprio cognome“.

Di diversa opinione è invece Riccardo Mazzoni, deputato del Pdl di Prato, città ad altissima incidenza di cinesi: gli studenti stranieri per essere esclusi dal tetto del 30% dovrebbero conoscere anche l’italiano. “L’auspicio – dice – è che nella circolare applicativa il criterio di esclusione dal tetto del 30% si riferisca non solo al luogo di nascita, ma anche e soprattutto all’effettiva conoscenza della lingua italiana“.

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