L’Unicobas dichiara il programma e le ragioni dello sciopero del 12/3

Questa mattina l’Unicobas ha diffuso il comunicato stampa con cui annuncia il programma del proprio sciopero del prossimo 12 marzo, con una protesta nazionale a Roma, a largo Chigi, sotto la sede del governo, alle 10 del mattino. Lo sciopero, spiega Stefano d’Errico, segretario nazionale dell’organizzazione sindacale, è contro “i tagli della ‘Berluscuola’“, che “produrranno 150.000 posti in meno entro il 2012: 45.000 per gli Ata ed 85.000 per i docenti”.

Secondo il sindacato, la riforma del ministro Mariastella Gelmini “massacra i precari, presi in giro da un ridicolo decreto ad hoc che certo non li salva. Ma anche una parte del personale di ruolo andrà in esubero: il mero blocco del turnover non basta. A decine di migliaia verranno spediti d’autorità in altri settori del calderone del pubblico impiego. Siamo di fronte alla manovra più pesante nella storia dello stato unitario, ma la cosa viene praticamente ignorata“.

L’Unicobas polemizza anche con gli altri sindacati: “Cisl, Uil, Snals e Gilda acconsentono, i media tacciono. Così il ministro-commercialista può’ continuare a dare numeri al lotto e parlare indisturbato di un 8% di tagli, facendosi lo sconto e addomesticando la matematica“.

Quanto alla riforma delle superiori del ministro, “la distingue un impianto minimalista completamente privo di riferimenti a qualsivoglia tradizione politico-culturale e senza alcuna radice in Europa“. L’Unicobas Scuola lancia un appello a docenti, amministrativi e collaboratori della scuola italiana: “Non si collabori con il ministro. Non ci si impegni nelle attività facoltative e volontarie: gite, progetti, sostituzione degli assenti. Si rifiuti la pratica vergognosa della divisione delle classi, invalsa perché hanno saturato le cattedre e non c’è più nessuno a disposizione. Tremonti venga obbligato ad assumere il personale precario“. Il sindacato apre lo stato di agitazione permanente, per arrivare al blocco generale della scuola il 12 marzo.