Lotta a chi marina la scuola. Italia e Francia su due linee diverse

Dal prossimo anno scolastico, quando la riforma della scuola secondaria di II grado entrerà in vigore, scatterà per tutte le classi dal primo al quinto anno la clausola, già prevista (ma non applicata) dal decreto legislativo 226/2005 sul riordino delle superiori (ministro Moratti) e confermata dal Regolamento sulla valutazione (dpr 122/2009), che prevede la frequenza da parte degli studenti di almeno tre quarti del monte ore annuo delle lezioni per avere validato l’anno.

Il Regolamento sulla valutazione ha previsto eventuali deroghe straordinarie a questo limite minimo di frequenza, in base a specifica delibera della scuola. Si tratta di un deterrente che, se applicato fino in fondo, potrebbe creare problemi per molti studenti delle superiori abituati, tra manifestazioni e occupazioni, a diradare le presenze a scuola soprattutto nei primi mesi dell’anno.

Se, dunque, in Italia, per ottenere la frequenza si usa il bastone, in Francia si sta, invece, sperimentando la politica della carota, come informa il quotidiano “Il messaggero”.

Infatti è in fase di sperimentazione un progetto voluto dal ministero dell’istruzione francese. La sperimentazione riguarda, per il momento, tre licei nella zona di Parigi, per i quali è previsto che la frequenza assidua di tutti gli studenti di una determinata classe può essere premiata con due mila euro al bimestre fino ad un massimo di dieci mila euro per l’anno scolastico.

Se le assenze sono pari a zero, è previsto un assegno aggiuntivo straordinario di 1.200 euro.

Le associazioni dei genitori sono diffidenti, perché ritengono che la soluzione dei problemi della frequenza con i soldi sarebbe catastrofica. Anche per evitare accuse di questo genere, si è pensato di trasformare il premio in benefit da spendere in viaggi o altri progetti. In una classe che sperimenta il progetto i ragazzi pensano di utilizzare il premio per pagare l’autoscuola per la patente di guida.

Da seguire. Ma riteniamo che il ministro Tremonti preferisca il deterrente italiano senza oneri.