Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

L’olocausto dei bambini disabili

Il 27 gennaio è giorno della memoria per non dimenticare la tragedia dell’olocausto o, come preferiscono chiamarla gli Ebrei, la shoah, lo sterminio, perché il termine olocausto=sacrificio propiziatorio non dà pienamente il senso della più grande tragedia dell’ultimo secolo.
Il numero e la sorte tragica di milioni di internati nei campi di concentramento, dei gay, degli zingari, e dei seguaci di Gelava uccisi, nascondono un’altra minore, ma non meno grande tragedia, forse poco ricordata in questa occasione: lo sterminio dei bambini disabili.
La stima, per difetto, è di almeno 5 mila creature con handicap fisici o psichici eliminati in appositi centri (ve ne erano 22 in tutta la Germania nazista) per l’eutanasia dei minori disabili con l’intento di mantenere la purezza della razza.
Lo sterminio – la shoah – cominciò proprio dalla eliminazione dei disabili. E su questa strada tragica, il primo passo fu compiuto verso i più piccoli di loro già nel 1938.
Inizialmente lasciati morire di inedia per lento affamamento, i bambini con handicap vennero eliminati nei cosiddetti reparti per l’assistenza esperta dei bambini, presso ospedali e cliniche statali, impiegando farmaci specifici, come, ad esempio, il luminal, un farmaco che, come altri letali, era insospettabile perché presente ordinariamente negli ospedali, ma che, usato in overdose, provocava in pochi giorni effetti devastanti su quei corpicini stroncati quasi sempre da broncopolmonite, morte naturale, quindi.
Per chi voglia ricordare questo piccolo grande olocausto nel giorno della memoria, segnaliamo il sito http://www.romacivica.net/ANPIROMA/DEPORTAZIONE/deportazionedisabili.htm .

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