Lo Snals suggerisce ai docenti modelli organizzativi

Merita attenzione, per la rilevanza politica oltre che tecnica, la documentazione pubblicata sul sito del sindacato autonomo Snals (www.snals.it) per la “nuova organizzazione della scuola primaria”, nella quale vengono fornite ipotesi esemplificative per l’attuazione della riforma.
L’iniziativa sembra una riprova di un’apertura di credito del sindacato autonomo verso il ministro Moratti, anche se lo Snals mantiene intatte numerose riserve sull’attuazione della legge di riforma, pur da una posizione criticamente costruttiva.

Il documento, elaborato dalla segreteria nazionale del sindacato in collaborazione con la segreteria provinciale dello Snals di Mantova, rinuncia a qualsiasi considerazione di merito sul decreto 59/2004 e sulla circolare applicativa n. 29/2004, limitandosi a cercarne la migliore attuazione possibile.

Entrando nei contenuti, vengono prospettate quattro ipotesi di modelli orari settimanali: 27, 33, 36 e 40 ore, accompagnati da diversi esempi di attività opzionali che le scuole primarie possono offrire alle famiglie. Per quanto riguarda i carichi di lavoro conseguenti all’attuazione della riforma, il documento ipotizza la possibilità che vi si faccia fronte con la contrattazione di istituto.

Il documento avanza anche ipotesi di organizzazione della funzione tutoriale, rilevando che, per quanto riguarda la prestazione di 18 ore di insegnamento nelle prime classi della primaria, potrebbe verificarsi una insufficienza di risorse di organico per le quali si potrebbe rendere necessario un aumento del numero di insegnanti.