Nelle zone di confine, dove si intrecciano culture, lingue e tradizioni diverse, la questione si pone in termini diversi. In questo caso non si tratta di “integrare” immigrati ma caso mai di salvaguardare la specificità di una sub-identità locale, radicata a volte nei secoli, rispetto all’identità nazionale. Per certi aspetti in questo caso si è più vicini al modello multiculturale che a quello interculturale.

In Italia il caso più noto è quello della provincia di Bolzano, abitata in prevalenza da popolazioni di lingua e cultura tedesca, o meglio tirolese, e per questo governata, come la provincia di Trento, sulla base di uno Statuto speciale, che le riconosce importanti competenze legislative in varie materie, compresa l’istruzione. Attuazione delle norme nazionali, programmazione e distribuzione territoriale della rete scolastica con scuole con lingua principale tedesca o italiana, gestione del personale, adattamento dei programmi e degli orari rientrano tra le competenze della Provincia. Competenze importanti, ma che non comprendono la certificazione dei titoli, che il  D.P.R. n. 89 del 10 febbraio 1983 riserva allo Stato italiano (art. 3: “Le scuole di istruzione elementare e secondaria della provincia di Bolzano hanno carattere statale. I titoli di studio conseguiti nelle predette scuole sono validi a tutti gli effetti“).

Durissima, perciò, è stata la presa di posizione della Gelmini sulla decisione della Giunta Provinciale di Bolzano di non inserire lo stemma della Repubblica Italiana sulle certificazioni scolastiche, adottata nel mese di aprile 2009, conosciuta solo dopo la notizia pubblicata da tuttoscuola.com.

“Il Miur“, ha detto il ministro,  “adotterà tutte le misure necessarie perché lo stemma della Repubblica sia reintrodotto sulle certificazioni scolastiche, in modo da renderle senza alcun dubbio conformi alla legge italiana“. Posizione da condividere in pieno, fondata sul rispetto delle norme vigenti, anche se la presenza di uno stemma sui certificati scolastici, da sola, non basterà per riaffermare l’identità italiana in quei territori.