Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

L’integrazione degli stranieri fa un passo avanti

Il consiglio dei ministri ha approvato oggi una misura sull’integrazione dei cittadini stranieri che “riconosce alla scuola e all’istruzione un ruolo centrale“, come sottolinea una nota del ministro Mariastella Gelmini, che ricorda come il provvedimento “stabilisca che ogni cittadino straniero tra i 16 e i 65 anni che presenti per la prima volta la richiesta di permesso di soggiorno debba sottoscrivere un accordo che lo impegna ad imparare l’italiano, ad apprendere i principi fondamentali della Costituzione e a mandare i figli a scuola“.

Il provvedimento quindi non si applica ai minori di 16 anni, poiché per loro è già in vigore l’obbligo di istruzione.

Il progetto – spiega la nota del ministro – stabilisce l’esclusiva competenza della scuola per l’integrazione dei ragazzi stranieri, legando la possibilità di risiedere nel nostro Paese e richiedere il permesso di soggiorno a precisi doveri a cui adempiere, tra i quali conoscere la lingua e garantire l’istruzione scolastica ai propri figli“.

In questo modo, conclude Gelmini, “il governo ha scelto la via della concretezza per rispondere alle esigenze dei cittadini e trasformare l’immigrazione in un’opportunità positiva per il nostro Paese, lasciando da parte gli approcci ideologici e quel buonismo inutile che già tanti danni ha provocato all’Italia“.

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