L’inesorabile calo di alunni nella scuola media

Sembrano lontani gli anni in cui la scuola media statale accoglieva quasi 1.800.000 alunni. Eppure ancora nel 1997-98 gli iscritti a quella che ora si chiama scuola secondaria di I grado erano più di un milione e 740 unità.
Già nel 2000-01, segno di una crisi strutturale conseguente alla denatalità che aveva già toccato la scuola elementare, il numero complessivo di iscritti era sceso di oltre 55 mila unità.
Nei primi anni del 2000 vi era stata una “ripresina”, grazie soprattutto alla consistente presenza di alunni stranieri nelle aree settentrionali e del centro Italia.
Ma dal 2004-2005, nonostante la tenuta di iscritti in quelle aree, è ricominciata la discesa: meno 14 mila unità nel 2004, altre 26 mila in meno dall’anno scorso a quest’anno, e quasi 33 mila in diminuzione previsti dal Miur dal prossimo anno scolastico 2006-07, con sensibili effetti sugli organici del personale docente.
Dovrebbero esserci, secondo le stime ministeriali, 32.776 alunni in meno nelle classi della scuola statale secondaria di I grado del 2006-07.
Solamente il Nord-Est dovrebbe far registrare un attivo, anche se modesto (359 alunni in più), mentre tutte le altre aree geografiche andrebbero in rosso, con il Sud che dovrebbe perdere più di 18.800 alunni, le Isole 8.800 e il Centro 3.900.
Dal 2000-01 le scuole medie del Sud, rispetto alle previsioni del 2006-07, registrano un calo superiore alle 60 mila unità, mentre quelle delle Isole, con un decremento complessivo dell’11,3%, registrano quasi 29.300 studenti in meno.
Il rosso del bilancio di questo sessennio sarà meno profondo, grazie soprattutto alle scuole medie del Nord Est che hanno fatto registrare nel periodo un incremento di quasi 21 mila studenti in più.