Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

L’identikit degli stranieri che studiano l’italiano come seconda lingua

Avvicinarsi al patrimonio culturale dell’Italia, approfondire relazioni personali e di lavoro e concedersi con maggiore frequenza viaggi nel Belpaese: sono queste le principali motivazioni che spingono gli stranieri, e in particolare i giovani studenti europei, ad imparare o migliorare la propria conoscenza della lingua italiana.

Il quadro è tracciato dall’ultimo Rapporto sull’attività dell’Asils, Associazione Scuole di Italiano come Lingua Seconda, realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze, che sarà presentato il 6 maggio a Roma.

Che l’Italiano sia un patrimonio inestimabile lo testimoniano gli oltre ventimila stranieri che ogni anno vengono nel nostro Paese per approfondire gli aspetti linguistici e quelli culturali, studiando nelle scuole Asils”, afferma Francesca Romana Memoli, presidente Asils.

Dal rapporto emerge che l’italiano esercita un fascino particolare soprattutto fra i più giovani e in particolare sulle donne. Degli oltre 22 mila iscritti ai corsi di lingua delle scuole associate, la componente femminile rappresenta la quota maggioritaria con il 68,1%, contro il 31,9% degli studenti di sesso maschile. Il primo target è quello nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 25 anni (31,2%) e non a caso gli studenti sono la quota maggioritaria della domanda (35,5%). Il principale mercato di riferimento per quanto riguarda la provenienza geografica è l’Europa, con un’incidenza del 61,2% (51,2% solo Europa Ovest).

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