Liceo di 4 anni. Carrozza e Puglisi: perché no?

Dopo l’altolà di Sel al liceo in quattro anni si registrano invece due importanti prese di posizione non ostili a questa possibilità. Scendono in campo il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza e la capogruppo del Pd in commissione Cultura del Senato Francesca Puglisi.

Il ministro, al termine del Consiglio Ue Educazione e Giovani, tenutosi a Bruxelles, ha detto in proposito che si tratta di una “sperimentazione con poche scuole, vedremo quello che succederà. Sicuramente dovremmo aspettare l’esito di questa sperimentazione prima di riparlarne”. Comunque “sono richieste fatte dalle scuole, quindi lasciamo che sperimentino questa possibilità”.

Poi ha spiegato che “la sperimentazione di poche scuole non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità di vedere quello che le scuole progettano in termini di cambiamento. Il cambiamento deve essere visto sempre come un’opportunità”.

Possibilista anche la senatrice Francesca Puglisi, già responsabile scuola della segreteria Pd con Bersani: “Si può uscire un anno prima dalla scuola senza tagliare neppure un insegnante. Ma serve un disegno complessivo che sappia coinvolgere pienamente gli insegnanti, gli studenti, gli educatori per immaginare insieme la scuola che serve per ricostruire l’Italia”.

Poi l’esponente pd ha allargato il discorso chiedendo al ministro di valorizzare l’autonomia scolastica e le “buone esperienze che si stanno facendo in molti territori” e di permettere agli studenti  di “vivere la scuola anche il pomeriggio puntando sull’innovazione della didattica e assicurando alle scuole un organico funzionale stabile”.

Puglisi ha anche chiesto che venga offerta agli studenti “la possibilità di costruire curricula personalizzati su una base di discipline comuni obbligatorie orientandoli poi verso scelte consapevoli, che si tratti di università o di lavoro”.