Liceo alberghiero-ristorativo: la proposta della Re.Na.I.A.

Gli istituti professionali alberghieri non intendono rinunciare alla possibilità di gestire in futuro, accanto a percorsi di istruzione e formazione professionale per la qualifica e il diploma (della durata, rispettivamente, di tre e quattro anni), anche un percorso quinquennale di tipo liceale, da realizzare in sedi a carattere polifunzionale, secondo il modello del “campus”.
E’ questa la proposta avanzata dalla “Re.Na.I.A.” (Rete Nazionale Istituti Alberghieri), contenuta in un documento approvato all’unanimità dai rappresentanti degli istituti, situati in tutte le Regioni italiane, riunitisi a Palermo lo scorso 23 febbraio. Il documento, inviato nei giorni scorsi al Ministero, non entra in dettagli tecnici, salvo che nell’indicazione della specifica norma, contenuta nella prima bozza di decreto legislativo sul secondo ciclo, che renderebbe possibile l’affiancamento dei percorsi liceali con quelli professionali. La norma, che è stata mantenuta anche nella bozza di decreto più recente (art. 1, comma 14), prevede che “i percorsi del sistema dei licei e quelli del sistema di istruzione e formazione professionale possono essere realizzati in un’unica sede, anche sulla base di apposite convenzioni tra le istituzioni scolastiche e formative interessate“.
Di questa disposizione potranno agevolmente avvalersi, insieme agli istituti tecnici, anche gli istituti professionali riconducibili alle diverse tipologie di licei tecnologici ed economici ipotizzate dal MIUR nel documento consegnato ai sindacati lo scorso 3 marzo (IPIA, IPCT, IPAA ecc), ma non gli alberghieri, che non hanno un indirizzo liceale corrispondente. Di qui la proposta di inserire nel liceo economico un nuovo indirizzo, denominato “alberghiero-ristorativo”, che a partire dal terzo anno prevederebbe un blocco di discipline opzionali obbligatorie adatte a questo specifico percorso, come “Alimenti e alimentazione” e “Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi” (o, in alternativa, “Geografia turistica e tecnica della comunicazione”), cui si potrebbero aggiungere 99 ore annuali facoltative di “Laboratorio di sala cucina e ricevimento”.
Posto accanto ai percorsi professionali, che continueranno a formare operatori a professionalità definita, questo indirizzo quinquennale con caratteristiche di licealità potrebbe assicurare, nelle intenzioni dei promotori, una preparazione di base più ampia e polivalente, aperta ad ulteriori percorsi formativi, universitari o di formazione tecnica superiore. Obiettivo: formare risorse umane qualificate per servizi turistici e ristorativi di qualità che rendano il nostro Paese sempre più competitivo a livello internazionale.