E’ comunque l’intero sistema scolastico italiano a risultare uno degli ultimi rispetto agli altri paesi europei in tema di dispersione scolastica. Infatti è stata sottolineata nel convegno della Margherita la distanza da tali obiettivi non solo a livello regionale, ma anche, sempre in base ai dati Istat, a livello nazionale, per una situazione definita eufemisticamente poco soddisfacente.

Da un’indagine svolta dal MIUR sugli scrutini d’esami dell’anno scolastico 2003/4, ad esempio, risulta che la quasi totalità dei ragazzi consegue la licenza media ma solo il 17,9% raggiunge la valutazione ottimo, il 18% distinto, il 25% buono e il 37% è promosso con la sufficienza. Nella scuola secondaria poi i risultati non variano. Solo l’10% degli studenti infatti consegue il diploma di maturità col massimo dei voti. Inoltre, secondo un’indagine svolta dall’Ocse Pisa sui risultati nelle singole discipline comparati con quelli delle scuole internazionali, i risultati in materie come quelle scientifiche, ad esempio la matematica, pongono l’Italia addirittura al 31esimo posto su 40 paesi monitorati.

Tra l’altro è la stessa situazione all’interno della penisola ad essere differente. Gli studenti delle scuole dell’Italia centrale infatti (di cui il Lazio è una parte rilevante coi suoi 825mila alunni) mostrano prestazioni inferiori a quelle dell’Italia settentrionale. Qui il punteggio conseguito è di 510 (contro la media a livello internazionale di 500) mentre nell’Italia centrale è di 472.