Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Lezioni di costituzione, la giornata conclusiva a Montecitorio

Venerdì 30 maggio alla presenza del Presidente del Senato, Pietro Grasso, e della Presidente della Camera, Laura Boldrini, si è tenuta a Montecitorio la cerimonia conclusiva della settima edizione del progetto “Lezioni di Costituzione. Dalle aule parlamentari alle aule di scuola”.

Hanno partecipato circa 500 fra studenti, insegnanti e dirigenti scolastici di 61 Istituti di istruzione superiore delle diverse Regioni italiane.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, la presidente della Camera, Laura Boldrini, e quello del Senato, Pietro Grasso.

Stefania Giannini ha detto agli studenti: “La vostra è la generazione Erasmus, è la generazione della libertà, una libertà da ribadire. La scuola non solo è a fianco di questa missione ma è il centro produttivo di questa conoscenza“.

Il ministro ha quindi osservato come il processo educativo “che un tempo era chiuso nella casella ‘educazione civica’” ora sia la fusione di tutte le possibili competenze “in una vera dimensione interdisciplinare” per affrontare lo spazio europeo della mobilità“.

Laura Boldrini ha detto che “è bello vedere tanti ragazzi in aula“, e ha sottolineato agli studenti che la Costituzione non è “un semplice testo giuridico” ma va intesa come “concreta pratica di cittadinanza. Cittadinanza non significa solo appartenenza a uno Stato ma partecipazione attiva, è cura del bene comune, un bene che oggi travalica i confini nazionali e guarda al rafforzamento della cittadinanza europea“.

La presidente della Camera ha speso parole per i docenti: “La mia gratitudine va anche agli insegnanti, che come dico spesso sono veri e propri eroi del nostro tempo. In alcuni territori sono perfino baluardo di legalità”.

Voi insegnanti avete dimostrato, attraverso la generosa partecipazione a questo progetto – ha aggiunto – di interpretare la vostra  professione in primo luogo come educazione alla libertà e alla responsabilità. Si va a scuola non solo per apprendere delle nozioni, ma soprattutto per imparare a pensare con la propria testa, per sviluppare senso critico. Tutto questo non è facile , in un mondo che favorisce i messaggi semplificati, che pretendono di convincere magari solo perché più ‘urlati’. La scuola italiana continua ad essere una forte barriera di resistenza contro queste degenerazioni”.

È stato detto – ha concluso Boldrini – che il migliore modo di  prevedere il futuro è inventarlo. Ecco, con il vostro impegno in questo progetto, avete iniziato a costruire un pezzo del nostro e del vostro futuro. Un futuro con meno pregiudizi e discriminazioni”.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si è rivolto direttamente ai ragazzi esortandoli all’impegno sul tema dei valori: “Senza che vi abbattiate una cosa  posso dirvela: andrete incontro a sonore sconfitte, a momenti di  sconforto, di delusione. Cancellate dal quaderno della vostra vita le parole: ansia, insicurezza, menzogna. E scrivete, al loro posto, una  sola parola: coraggio. Non fatevi fermare dagli ostacoli. Andate avanti. Non perdete di vista i vostri obiettivi”.

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