Legge di stabilità/4. Profumo: “Come sarà il mio patto per la scuola”
Tutto questo a parità di retribuzione? “Questo tema – risponde il ministro – ha bisogno della contrattazione sindacale. Abbiamo da fare il contratto del 2014, che sarà una grande opportunità anche dal punto di vista salariale. Quella sarà l’occasione per stipulare questo patto per la scuola, nel quale dovrà esserci il riconoscimento del grande ruolo dei docenti. Questo ruolo va rivalutato in termini assoluti, anche per quanto riguarda gli stipendi. Rilancio della reputazione del ruolo dell’insegnante e insieme gratificazioni finanziarie”.
“Il nostro obiettivo – spiega Profumo – è agganciarci agli standard europei, anche nelle retribuzioni. Ciò che a noi manca, ed è il punto più importante, è la carriera, cioè la progressione dello stipendio. Nel patto della scuola che andremo a stipulare dovremo avere maggiore flessibilità, e prevedere ad esempio i part time. O l’opposto: lavorare di più, per chi lo voglia fare. Bisogna dare cioè la possibilità agli insegnanti di adattare i tempi di lavoro con quelli della vita: ora lavoro di più perché sto in una fase familiare in cui lo posso e lo voglio fare, ora lavoro di meno perché ho figli piccoli o altre necessità”.
Cos’altro sarà contenuto nel patto di cui sta parlando? “Il cambiamento anche fisico della scuola. Non più aule chiuse ma spazi aperti, che siano flessibili e modellabili. Ed edifici scolastici che diventano anche centri civici, ludici, sportivi”.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via