Legge di Bilancio: fino a 50 euro di aumento nello stipendio dei dipendenti pubblici

Si partirà con un aumento mensile di 8 euro lordi a partire da aprile. Poi si passerà a 13-14 euro. Per ora sono questi gli aumenti certi che i dipendenti pubblici riceveranno sullo stipendio, stando a quanto riportato da IlMessaggero.it che ha sfogliato il testo della Legge di Bilancio. Questi aumenti, infatti, si trovano negli stanziamenti destinati ai rinnovi contrattuali per il triennio 2019-2021.

L’attuale governo con la manovra ha reso disponibili 1,1 miliardi sul prossimo anno, destinati a diventare 1,4 nel 2020 e poi 1,8 nel 2021. Si tratta di importi già stati stanziati dal precedente esecutivo: 1,3 miliardi nel triennio per l’indennità di vacanza contrattuale, quella somma riconosciuta per legge quando il contratto è scaduto e non si è ancora conclusa la trattativa per definirne un altro. Proprio questa è la voce che i dipendenti pubblici si troveranno nel cedolino dello stipendio nel mese di aprile secondo quanto riporta ancora IlMessaggero.it.

Stando alla relazione tecnica della legge di Bilancio, le risorse stanziate corrispondono a un aumento dell’1,3% nel 2019, che sale all’1,65 l’anno seguente e all’1,95 nel 2021 per circa 1,9 milioni di dipendenti statali contrattualizzati. Questo significa che su una retribuzione media di 32.600 lordi annui, sono 32 euro mensili il primo anno, destinati a diventare 40 e poi 49 a regime.

I circa 1,4 milioni di dipendenti delle amministrazioni non statali – ovvero essenzialmente enti territoriali e sanità – riceverebbero importi leggermente superiori (fino a 52 euro lordi mensili) vista la retribuzione media annua un po’ più alta, 35.300 euro.