Le scuole hanno sempre meno risorse

Lettera aperta dei sindacati in materia di bilanci della scuola. “La perdita dei bilanci delle istituzioni scolastiche è evidente su tutte le voci – sostengono – funzionamento ordinario, Legge 440/97 per l’autonomia scolastica, stipendi per i supplenti fino ad arrivare alle spese per la Tarsu che non sono mai state versate nella misura dovute. Le dolenti note continuano con il raffronto tra le retribuzioni dei docenti italiani e la media delle retribuzioni dei colleghi europei. I dati Ocse parlano chiaro: i docenti italiani sono mal pagati. E ancora, i dati Ocseci dicono che solo il 4,6% della ricchezza del nostro Paese (Pil) è andata alla scuola quando gli altri Paesi europei per l’istruzione ne investono il 5,1%. La conclusione non può che essere una sola: il governo Berlusconi in questi anni non ha investito nella scuola ma semmai disinvestito.

I dati ci fanno dire che per la costruzione di un sistema qualificato di istruzione è indispensabile invertire questa pericolosa tendenza se non vogliamo allontanarci ancora di più dall’Europa. Per farlo è necessario sanare i disastri lasciati dalla Moratti. I lavoratori della scuola – concludono i sindacati – attendono investimenti, assunzioni stabili, organici funzionali e carichi di lavoro adeguati al ruolo che svolgono. Da queste condizioni è necessario partire per dare serenità ai lavoratori e per costruire un sistema qualificato di istruzione pubblica.