Le scelte urgenti: autonomia e responsabilità delle istituzioni scolastiche

La VII Commissione Cultura della Camera, in sede referente, ha approvato con un’ampia maggioranza politica (PD,UDC e PDL) la proposta di legge concernente “l’autonomia delle istituzioni scolastiche statali”.

Le proposte di legge presentate in materia dalle diverse forze politiche erano state abbinate alla discussione della “legge Aprea” a inizio legislatura, ma circa un anno dopo, nel luglio 2009, la discussione presso la VII commissione della Camera si era arenata.

Il derby tra chi paventava una privatizzazione strisciante della scuola e chi auspicava un completamento del disegno restaurativo avviato con la manovra dei tagli dell’estate 2008 è stato vinto dalla scuola. Il disegno di legge ha, infatti, come obiettivo prioritario garantire un maggiore grado di autonomia alle istituzioni scolastiche nei confronti delle decisioni rilevanti che le riguardano prese a livello nazionale e regionale.

Il dato significativo emerso dalla discussione parlamentare -sottolinea l’on.le Giovanni Bachelet – “è la consapevolezza di tutti circa la necessità di un intervento di adeguamento delle forme di partecipazione e autogoverno delle istituzioni scolastiche. Le stesse risultavano non piú adeguate ai tempi, sia perché diverse leggi avevano nel frattempo vanificato la funzione degli organi di partecipazione e di autogoverno senza che mai intervenisse un riordino efficace, capace di riportare coerenza fra questi organi e il nuovo principio dell’autonomia scolastica”.

Gestire un processo di riorganizzazione del genere non sarà semplice perché richiederà, parallelamente all’iter di approvazione legislativa, una serie di interventi di accompagnamento che investono la valorizzazione della professionalità dei dirigenti e docenti con un investimento sulla loro formazione e la definizione di una capacità “strutturale” dell’Amministrazione che è proprio quella che deve assumere un ruolo “servente” alla realizzazione dell’autonomia.