Le scelte dopo la scuola media secondo il Rapporto Censis 2007

Nell’annuale Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese per il 2007, il capitolo sui processi formativi riserva particolare attenzione a diversi problemi della scuola e dell’università, tra cui una indagine specifica condotta dallo stesso Censis e riservata alle scelte e agli orientamenti dei ragazzi al termine del primo ciclo di istruzione.
La scelta dopo la terza media è di particolare attualità in questi giorni di vigilia delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico che, secondo consuetudine, si dovrebbero effettuare entro gennaio.
Alla domanda del Censis se dopo la terza media vi debba essere l’obbligo di continuare lo studio/formazione o si debba essere liberi di andare a lavorare, una famiglia su tre intervistate ritiene che si debba lasciare libera scelta tra studio e lavoro, mentre della stessa opinione è soltanto un ragazzo su sette. Si direbbe che gli studenti sentano meno delle famiglie l’importanza del lavoro.
Sulla domanda opposta che chiedeva se si debba andare a scuola fino a 18 anni o fino al diploma, due famiglie su tre si dicono d’accordo, mentre tra i ragazzi la pensa così meno di uno su tre intervistati. Sembra insomma che i giovani, dopo una certa età, abbiano voglia di liberarsi dal capestro della scuola e scegliere liberamente altre vie.
A proposito della scelta e dell’orientamento che proprio in questi giorni i ragazzi di terza media dovrebbero ricevere dalla scuola per decidere dove iscriversi per il prossimo anno, l’indagine traccia una quadro desolante. Secondo i ragazzi, nel 57,7% dei casi la scuola fornisce un orientamento generale e generico, e addirittura, nel 15,4% dei casi non svolge alcun orientamento. Complessivamente, quindi, tre ragazzi su quattro non vengono aiutati dalla scuola a scegliere per il proprio futuro scolastico e formativo.