Le riflessioni dell’Aimc sull’edilizia scolastica

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio a Roma ha realizzato lo scorso 18 giugno 2014 il Seminario di studi su “Costruire una buona scuola. L’edilizia per una nuova didattica”.

Si sono incontrati per parlare di l’edilizia scolastica – e non solo – una delle questioni urgenti che, attualmente, impegnano l’azione del governo i numerosi ospiti intervenuti, coordinati da Rosa Musto, presidente regionale Aimc Lazio.

Introducendo i lavori, il presidente nazionale Giuseppe Desideri ha sottolineato “l’importanza del momento che, attraverso l’innovazione nel settore dell’edilizia scolastica, può determinare la realizzazione di una nuova idea di scuola, in cui gli spazi siano funzionali a una didattica contemporanea agli studenti. Costruire una buona scuola – ha proseguito il presidente – significa infatti costruire ambienti adeguati all’apprendimento, colorati, flessibili, ecosostenibili con strutture polifunzionali, che rendano i complessi scolastici civic center di riferimento per tutte le comunità”.

Luigi Berlinguer, già Ministro della Pubblica Istruzione, prendendo la parola ha confermato la centralità del tema, che implica una trasformazione profonda dell’impianto educativo del Paese. “Il concetto di aula-edificio va rivisto in rapporto al territorio – ha proseguito l’ex ministro – definendo nuove linee-guida tecniche rispetto a quelle in vigore del 1975 nell’ottica di una cultura flessibile”.

Marco Campione, capo Segreteria del Sottosegretario MIUR Reggi, ha parlato di occasione storica per l’istituzione del Fondo unico per l’edilizia, dello stanziamento di fondi comunitari, dell’istituzione dell’Anagrafe delle scuole e del coinvolgimento dei Sindaci per le emergenze e per interventi di riconversione di edifici fatiscenti.

Sono intervenuti, inoltre, come da programma, l’architetto, già direttore del Piano regolatore di Roma, Daniel Modigliani, il viceprefetto vicario de L’Aquila, Giuseppe Guetta, l’ingegnere esperto in edilizia sociale e sanitaria, dirigente del Servizio Tecnico Edilizio ATER della Provincia di Roma, Giancarlo Mongelli, che, ciascuno dal proprio punto di vista, ha ribadito che l’edilizia può rappresentare una leva per l’innovazione, per realizzare una scuola della comunità nella contemporaneità.

Un breve saluto ha portato ai presenti l’on. Simona Malpezzi, che ha sottolineato l’impegno del governo a realizzare, se pur con i tempi necessari, non solo “rattoppi”, ma programmi seri.

È seguito un ricco dibattito tra il pubblico presente da cui è emerso che occorre “presidiare” a livello politico-istituzionale l’evoluzione della questione e provare a formulare, attraverso la realizzazione di un tavolo di concertazione tra esperti e professionisti di scuola, una proposta innovativa da far pervenire ai decisori politici per la scuola che vorremmo, pensata per tutti, per tutti i colori, per tutte le forme, per tutti i paesaggi, per tutte le persone…