Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Le proposte della Flc Cgil per l’integrazione degli alunni stranieri

E intanto l'Accademia della Crusca boccia le classi di inserimento

in occasione del Convegno nazionale “Stesso sangue, stessi diritti. Una scuola di tutti, per tutti” promosso dalla Flc Cgil, l’organizzazione sindacale di via Leopoldo Serra ha diffuso questa mattina i dati sulla presenza di alunni straniere iscritti nelle scuole italiane.

Si tratta di quasi 650 mila studenti, pari al 7% della popolazione scolastica, e provenienti da circa 150 Paesi diversi. La loro presenza è in costante aumento: nell’anno scolastico 1989-1990, gli alunni stranieri erano appena 18.500, mentre lo scorso anno scolastico (2007-2008) gli alunni con cittadinanza non italiana erano 574.133 mila, pari al 6,4% della popolazione scolastica: 111.044 erano gli iscritti alla scuola dell’infanzia (6,7%), 217.716 nella scuola primaria (7,7%), 126.396 nella scuola secondaria di primo grado (7,3%) e 118.977 nella scuola secondaria di secondo grado (4,3%).

Al termine del convegno, la Flc Cgil ha presentato un documento denominato ”Piattaforma per l’inserimento degli alunni immigrati italiani”, contenente proposte per favorire l’integrazione, come dotare le scuole di organico funzionale per attuare una didattica per laboratori, in cui sia compreso anche il sostegno linguistico per gli alunni stranieri, finanziare corsi di formazione nazionali e territoriali per docenti, personale Ata e dirigenti scolastici per costruire una scuola multiculturale, distribuire in maniera equilibrata gli alunni stranieri nelle scuole per evitare la formazione di ”classi ghetto”, informare gli alunni stranieri al termine della scuola media secondaria su tutti i percorsi scolastici possibili, affinché l’istituto professionale non diventi per loro l’unica scelta, e creare un albo dei mediatori linguistici e culturali territoriali, a cui le singole scuole possano fare riferimento.

A proposito delle classi per stranieri (a seconda degli schieramenti declinate come classi di inserimento o classi ponte), una loro bocciatura autorevole dall’Accademia della Crusca, che in due saggi pubblicati sul periodico dell’istituzione accademica, la «Crusca per voi», ne sostiene l’inutilità dal punto di vista scientifico e dell’apprendimento dell’italiano.

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