Le iscrizioni on line peseranno sulle segreterie

Il 10 gennaio è stata finalmente pubblicata l’attesa circolare sulle iscrizioni scolastiche per il 2014-15 con la conferma, per il secondo anno consecutivo, della modalità di iscrizione obbligatoriamente on-line.

L’anno scorso la modalità di iscrizione on line, obbligatoria per tutte le scuole statali (esclusa la scuola dell’infanzia), venne presentata con toni enfatici come una procedura semplificatrice, di facile accesso, alla portata di quel milione e mezzo di genitori interessati all’iscrizione dei figli.

E con la semplificazione di procedura ci sarebbe stato, si disse, un notevole risparmio di carta.

I due obiettivi di semplificazione e di risparmio erano virtualmente credibili, ma sul piano pratico le cose sono andate molto diversamente. A cominciare dal fatto, ad esempio, che l’iscrizione on line presuppone il possesso di un computer da parte delle famiglie e di un accesso a internet, oltre alla padronanza del suo impiego.

Se il 74% degli italiani, secondo una statistica di Audiweb, è in grado di collegarsi con internet da casa, significa che un italiano su quattro ha bisogno di un aiuto esterno per navigare sul web. Ad esempio, un aiuto da parte delle segreterie scolastiche per l’iscrizione.

La circolare n. 28, in proposito, è abbastanza chiara: “Le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande offriranno un servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica. In subordine, qualora necessario, anche le scuole di provenienza offriranno il medesimo servizio di supporto”.

Quel “offriranno un servizio di supporto” lascia pochi spazi all’interpretazione: non significa “potranno offrire”, bensì “dovranno offrire un servizio di supporto per le famiglie prive di strumentazione informatica…”.

In soldoni significa che le segreterie delle istituzioni scolastiche dovranno mettere a disposizione PC e, soprattutto, guidare alla compilazione dei moduli di iscrizione on line circa 400 mila genitori.

E meno male che non è prevista l’iscrizione on line per le scuole dell’infanzia, altrimenti ci sarebbero altri 100 mila genitori sulle spalle delle segreterie.

L’anno scorso diverse amministrazioni comunali predisposero servizi appositi per aiutare le iscrizioni on line. Si potrà replicare?