Le FAQ ministeriali sul portfolio fanno emergere buchi neri della riforma

È attivo da diversi giorni un servizio di FAQ sul portfolio delle competenze sul sito del ministero dell’istruzione (www.istruzione.it) che, a quanto sembra di capire, è molto seguito anche per la quantità di chiarimenti che sta offrendo sul nuovo strumento della riforma.
Leggendo le varie domande giunte all’apposito casella portfolio@istruzione.it, si scopre però, oltre agli approfondimenti su questa tematica, qualcosa che non riguarda solamente il portfolio ma l’attuazione della riforma nel suo complesso.
Alcune domande, visto che il portfolio è oggetto della riforma, chiedono candidamente quali classi della scuola elementare sono a riforma e, quindi, obbligate al portfolio, facendo chiaramente intendere che in quelle scuole l’anno scorso la riforma non è passata per niente.
Altra domanda dà per scontato che la riforma, sempre nella scuola primaria, abbia riguardato soltanto le prime classi e si chiede se anche le classi terminali sono coinvolte già quest’anno nella riforma. Altre dichiarano che l’anno scorso il portfolio non lo hanno adottato e chiedono se debbono proprio adottarlo quest’anno.
Emerge, insomma, una riforma che nel primo anno di attuazione generalizzata sembra presentare diversi buchi neri.
Altri buchi neri traspaiono da domande di genitori che sembrano talvolta essere più informati dei docenti della scuola dei propri figli sull’esistenza delle nuove disposizioni ministeriali sul portfolio delle competenze.