Le elezioni Enam di gennaio aprono la sfida per la leadership sindacale

Le elezioni Enam del prossimo gennaio sono per i sindacati anche l’occasione per misurarsi e per affermare il proprio ruolo nei confronti della categoria, almeno per quanto riguarda il settore interessato alla consultazione (infanzia e primaria).
Nelle ultime elezioni del 2001 le liste della Cisl-scuola (da sempre il sindacato maggioritario in questo tipo di elezione) hanno avuto il 32,20% dei suffragi, precedendo lo Snals e la Cgil-scuola, quasi appaiati.
Nelle precedenti elezioni del 1997 la Cisl aveva fatto meglio di oltre 6 punti percentuali, e lo Snals aveva sopravanzato la Cgil-scuola di oltre 4 punti percentuali.
Nelle ultime elezioni, a perdere consensi, oltre alla Cisl-scuola (- 6,38%) era stata, con una flessione di 4,5%, anche l’Aimc, l’Associazione dei maestri cattolici, l’unica associazione di categoria tra tanti sindacati.
A guadagnare percentualmente consensi più degli altri erano stati nel 2001 la Gilda e la Uil.
Dalle elezioni del 2001 ad oggi sono avvenuti molti fatti, a cominciare dalle elezioni delle RSU del 2003 che hanno fatto registrare un forte balzo in avanti della Cgil-scuola e una consistente flessione della Gilda.
Nell’ultimo anno la stessa Cgil-scuola ha condotto, più di ogni altro sindacato, una radicale azione di dissuasione nei confronti dei docenti del settore primario per non dare applicazione alla riforma Moratti, ottenendo un considerevole consenso che, ora, potrebbe tradursi in sostegno elettorale.
Tra Cisl e Cgil nel 1997 vi erano circa 23 punti percentuali di distanza; nel 2001 la distanza si era ridotta a 14,5 punti. E nel 2006?