Le associazioni laiche e cattoliche: riprendiamoci la scuola
Le associazioni professionali della scuola aderenti al “Forum per l’educazione e la scuola” del Piemonte, ribadiscono le critiche alla riforma Moratti e sottolineano l’accrescersi del disagio e della contrarietà fra i docenti, i dirigenti e i genitori delle scuole di base, per quanto sta succedendo nelle scuole in questa fase di inizio d’anno scolastico.
Sotto l’eloquente slogan “Riprendiamoci la scuola” si sono ritrovate l’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), l’AEDE (Associazione Europea degli Insegnanti), il CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), la FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti), LEGAMBIENTE Scuola e Formazione, l’MCE (Movimento di Cooperazione Educativa), l’UCIIM (Unione Cattolica Insegnanti), con l’adesione di ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), PROTEO Fare Sapere Piemonte, in collaborazione con ASAPI (Associazione Scuole Autonome Piemontesi).
Una così ampia convergenza critica di soggetti diversi per matrici ideali, culturali e politiche, testimonia dello stato di disagio nella scuola piemontese (e non solo).
Le associazioni piemontesi esprimono inoltre “serie preoccupazioni sul disegno di legge di nuovo stato giuridico del personale della scuola e sulla proposta di riforma costituzionale che regionalizza il sistema di istruzione, dichiarando il loro fermo dissenso a qualsivoglia intervento che riduca gli spazi di democrazia, di partecipazione e di autonomia nella scuola“.
Domanda: ma chi è rimasto a difendere questa riforma?
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