Le aspettative dei nostri 15enni secondo l’OCSE

L’annuale “Sguardo sull’educazione” curato dall’Ocse dedica un capitolo alle aspettative di lavoro dei ragazzi quindicenni, con distinzione anche tra ragazzi e ragazze.
Quale lavoro si aspetta da adulto (30 anni) un ragazzo di 15 anni?
Le risposte sono raccolte in quattro categorie: lavoro intellettuale altamente o poco qualificato, lavoro manuale altamente o poco qualificato.
In media nei 27 Paesi dell’Ocse l’impiego intellettuale altamente qualificato è al primo posto nelle aspettative del 62,2% degli studenti, con medie estreme che vanno dall’86% del Messico e l’80,5% degli Stati Uniti al 45,3% della Svizzera e 45,8% del Giappone.
I ragazzi italiani hanno per questo tipo di impiego un’aspettativa del 69,1%, con le ragazze che, rispetto ai coetanei maschi, puntano più in alto (71,6% contro il 66,6%) come, per altro, avviene mediamente in quasi tutti i Paesi.
All’estremo opposto (lavori manuali poco qualificati) si registra il 13,8% di aspettative da parte dei quindicenni dei Paesi dell’Ocse con il Giappone che si attesta sul 37,4% e la Polonia all’estremo opposto (1,7%). Gli studenti italiani sembrano non gradire molto e si rassegnano ad un 9,9%.
Ancora una volta, però, le ragazze si differenziano dai coetanei maschi: 8,8% di interesse contro il 10,9%. Se si considera l’aspettativa tra lavoro intellettuale (altamente o poco qualificato) e lavoro manuale (altamente o poco qualificato), la differenza di aspettative tra i sessi in Italia (come nella maggioranza dei Paesi dell’OCSE) è molto forte. I ragazzi hanno aspettative per i lavori manuali nella media del 21,7% dei casi, mentre le ragazze non vanno oltre il 9,7%.
Se le aspettative diventeranno realtà, la società di domani sarà diretta e governata dalle donne in misura maggiore di oggi.