Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

L’attenzione al risparmio, un vantaggio per tutti

La prima forma di investimento nella vita di un individuo è quella sul proprio “capitale umano”. Spesso, purtroppo, ce ne rendiamo conto quando è troppo tardi. Quando ci si trova alle prese con un lavoro che non corrisponde alle nostre aspettative, o, peggio ancora, quando si resta per anni in attesa di un’occupazione e si rimpiange il fatto di non aver valutato in modo appropriato l’importanza della propria formazione scolastica. Formazione che dovrebbe continuare per tutta la vita e non essere relegata al periodo della giovinezza. Ne abbiamo parlato nel numero di novembre di Tuttoscuola in un articolo di Paola Torre.

Scopri il numero di novembre di Tuttoscuola

L’OCSE definisce il capitale umano come «le conoscenze, le abilità, le competenze e gli altri attributi degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale ed economico». Il capitale umano non è dunque rappresentato solo dalle abilità individuali innate. Si può al contrario accrescere e accumulare. Questo tipo di “capitale” si incrementa attraverso la scuola, ma anche con l’esperienza fatta nella vita quotidiana e attraverso contatti con la famiglia, i colleghi, le reti sociali.

Nella classifica relativa allo sviluppo del capitale umano stilata annualmente dal World Economic Forum,  l’Italia si piazza al 35° posto su 130 paesi, dietro a nazioni come Lituania, Ucraina, Repubblica Ceca, Russia, Estonia e Slovenia, Cina, Bulgaria, Malaysia.

Alcune ragioni di tale arretratezza possono essere individuate guardando ai dati messi in luce dal rapporto annuale OCSE “Education at a Glance 2018”. Secondo tale indagine, nel 2017in Italia la percentuale di laureati tra i giovani adulti (25-34 anni), pari al 27%, risultava essere ben distante dalla media dei Paesi OCSE (44%). Inoltre, il 30% dei giovani tra 20 e 24 anni era senza lavoro, non studiava né frequentava corsi di formazione, rispetto alla media del 16% nei Paesi dell’area OCSE. Anche la percentuale di spesa pubblica destinata all’istruzione nel 2017 (7,2%)era molto inferiore alla media OCSE (11,1%).

In uno scenario di questo tipo, che si accompagna a una realtà economica sempre più complessa e competitiva, saper individuare i propri talenti e coltivarli al meglio rappresenta una sfida cruciale per le giovani generazioni. Per questo è fondamentale stimolare i ragazzi a riflettere sull’importanza di investire in capitale umano, inteso sia in termini di acquisizione di conoscenze e competenze, che come fattore produttivo capace di innescare crescita economica e sociale. Ciò può avvenire sia a scuola sia, auspicabilmente, attraverso la testimonianza diretta e il confronto con chi ha trovato la propria strada e può raccontare ai ragazzi quale percorso ha seguito e quali ostacoli ha dovuto superare per valorizzare le proprie capacità.

A partire da questa riflessione, è nato nel 2015 il festival “Il mio Posto nel mondo” e un progetto significativo per la valorizzazione del capitale umano di cui abbiamo parlato in maniera più approfondita nel numero di novembre di Tuttoscuola.

Clicca qui, leggi l’articolo integrale e sfoglia il numero di novembre di Tuttoscuola

Clicca qui, scegli la formula che fa per te e abbonati ai nostri servizi

 

 

Forgot Password