L’attacco di Brocca a Bertagna

Beniamino Brocca, già presidente della commissione ministeriale che ha elaborato i programmi della scuola secondaria superiore, e oggi responsabile scuola del CCD, attacca il principale consigliere del ministro Moratti, il professor Bertagna. Lo fa in un’intervista a “Tuttoscuola”, nella quale – pur escludendo ostilità personale nei suoi confronti – esprime un “dissenso netto sulle tesi e sulle ipotesi” avanzate da Bertagna, che “riecheggiano quelle di Luigi Berlinguer”. L’ex sottosegretario alla P.I. usa a riguardo la metafora delle “convergenze parallele” e considera le scelte prefigurate nel rapporto presentato agli Stati generali “divergenti rispetto alle posizioni difese dal centrodestra nella precedente legislatura, e alle promesse fatte in campagna elettorale”.
Non sembra pensarla così il ministro Moratti, se è vero che continua ad affidarsi sempre di più alla consulenza del professore bresciano.
Bozze di curricoli dei diversi ordini di scuola, linee per i nuovi ordinamenti: tutto viene soppesato, valutato, riorganizzato dal professore, in contatto con almeno dieci gruppi di lavoro impegnati sui diversi fronti.
Gli altri componenti del Gruppo ristretto lavoro che ha preparato gli Stati generali di dicembre sembra invece che non siano più stati coinvolti. Stando alle parole del prof. Norberto Bottani (vedi TuttoscuolaNEWS n. 50, in cui abbiamo riportato uno stralcio dell’intervento pubblicato sul sito www.bdp.it), “il gruppo di lavoro non ha più incontrato il ministro dopo gli stati generali che si sono tenuti il 19 e 20 dicembre. Anzi, agli Stati generali il ministro l’abbiamo solo visto…”. Bottani riconosce alla Moratti di aver rispettato l’impegno di decidere in piena indipendenza dopo aver esaminato le riflessioni del Gruppo, ma dichiara che vi è stata evidente discontinuità tra lavoro del Gruppo stesso ed elaborazione del disegno di legge delega per la riforma.
Nella preparazione dei futuri decreti legislativi di attuazione, il filo conduttore resta dunque il prof. Giuseppe Bertagna, il quale peraltro non perde occasione per sottolineare che il suo è un ruolo esclusivamente tecnico, e che le decisioni definitive spettano ai politici: Parlamento (e qui ritorna, tra gli altri, l’on. Brocca) e ministro. Ma come non pensare a lui come ispiratore (per qualcuno vero ‘deus ex machina’) della riforma?