L’Apef chiede al ministro la riforma sullo stato giuridico dei docenti

Il presidente dell’associazione APEF Paola Tonna comunica di aver consegnato, in occasione del convegno “Qualità, merito e innovazione nella Scuola- Un traguardo per la Nazione” svoltosi presso la Camera dei deputati, un appello al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, affinché sostenga in Parlamento la revisione dello stato giuridico degli insegnanti, nel segno del trinomio “qualità”, “merito” e “innovazione”.

In particolare, l’Apef ricorda “che l’attuale Stato giuridico degli insegnanti risale agli anni ’70”, ed esprime la necessità di una legislazione su un nuovo Stato giuridico degli insegnanti, al fine di realizzare “il passaggio da una figura di docente oggi ancora monadica e appiattita a quella di un professionista con responsabilità complesse”. Il nuovo inquadramento professionale dei docenti dovrà essere “basato su un virtuoso intreccio tra merito e funzione, che può essere garantito solo dalla costruzione di uno sviluppo di carriera, come avviene in tutte le professioni”.

Per Tonna, il ritardo nel promuovere questo riconoscimento professionale degli insegnanti è una delle cause dei “nostri deludenti risultati nelle pagelle internazionali”.

L’Apef crede che una riforma di questo genere sarà possibile solo con un governo di centro-destra, perché sarebbe in linea con il suo programma elettorale “dato che, storicamente, la Sinistra è stata sempre contraria e il Sindacato, intriso di vecchio egualitarismo, non sarà mai d’accordo”.

L’Apef chiede dunque al ministro di sostenere la proposta di legge dell’onorevole Aprea ad inizio legislatura, anche perché questa “affronta anche un altro aspetto essenziale che attende di essere riformato e su cui siamo in grave ritardo: la riforma degli Organi collegiali delle istituzioni scolastiche, fermi ancora oggi ad una organizzazione preautonomistica e obsoleta delle scuole”.