L’Anp all’attacco del contratto degli insegnanti/2

La promozione da parte di un’organizzazione sindacale di una impugnativa giurisdizionale di un contratto nazionale, non essendo un fatto di tutti i giorni, induce alla riflessione. I contenuti dell’impugnativa hanno un risvolto di grande rilevanza politica, istituzionale e sociale perché attengono a ruoli e rapporti tra i vari soggetti che a diverso livello e a vario titolo operano all’interno delle istituzioni scolastiche autonome.
L’iniziativa dell’Anp può essere collocata in una linea di coerenza con le linee di politica scolastica del Governo di mettere in campo una nuova lettura della professione docente e delle norme contrattuali di natura pattizia, in relazione anche ai problemi connessi con l’attuazione della legge di riforma.
In quest’ottica la questione assume anche un rilievo di carattere politico. L’Anp conquisterebbe maggiore spazio nell’interlocuzione con i vertici politici del MIUR a danno delle organizzazioni sindacali.
Molto probabilmente con la stessa ottica si stanno muovendo sul territorio le associazioni tra scuole (tra dirigenti delle scuole) con l’obiettivo di porsi come interlocutori principali dei diversi livelli di governo territoriale.
Nel frattempo comunque le scuole devono applicare il contratto, così com’è.