L’Anp all’attacco del contratto degli insegnanti/1

Dopo la denuncia per la presunta limitazione delle libertà sindacali (per il diritto di assemblea negato ai sindacati non rappresentativi), dopo la pronuncia favorevole dell’ARAN – non ancora recepita dal MIUR in una nota ufficiale – di riconoscimento dell’indennità di direzione ai vicari (obiettivo sostenuto da sempre dall’Anp), l’Associazione presidi ha impugnato davanti al Tar del Lazio alcuni articoli, ritenuti illegittimi, del contratto nazionale degli insegnanti e del personale Ata.
All’indomani dell’accordo (16 maggio 2003) per il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti e del personale Ata (quasi un milione di persone interessate), l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici e delle Alte professionalità aveva chiesto al Governo di non autorizzare, per presunti profili di illegittimità, la sottoscrizione del contratto o, quanto meno, intervenire per la modifica dei contenuti di alcune clausole, ritenuti non coerenti con il quadro giuridico generale. Ma i sindacati firmatari non erano stati a guardare e, con atto formale avevano diffidato il Governo, invitandolo a concedere, senza ulteriore indugio, l’autorizzazione alla sottoscrizione del contratto.
La decisione autorizzativa deluse molto l’Anp, che ora ha deciso di percorrere la strada giurisdizionale.