L’Anci chiede il rimborso di pasti e Tarsu al Ministero

Conoscere le determinazioni assunte e l’entità delle risorse che il Miur renderà disponibili in riferimento agli oneri sostenuti dai Comuni per la fruizione dei pasti del personale statale e ai rimborsi per la Tarsu nelle istituzioni scolastiche relativi alla annualità 2007. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il presidente facenti funzioni dell’Anci, Osvaldo Napoli e la responsabile Istruzione e Scuola, Daniela Ruffino hanno inviato al ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini.

Dopo aver ricordato al ministro Gelmini che “i temi sono già noti al ministero dell’Istruzione, avendo l’Anci, negli ultimi anni più volte sollecitato una soddisfacente soluzione“, Napoli e Ruffino evidenziano che “in particolare, per quanto riguarda le spese sostenute per il rimborso dei pasti, abbiamo chiesto l’adeguamento della somma, sia rispetto al numero dei dipendenti statali autorizzati che all’effettivo costo sostenuto per il pranzo, proponendo contestualmente di trasferire competenza e risorse direttamente ai dirigenti scolastici, esonerando di conseguenza i Comuni da tale incombenza, anche a seguito della sentenza emessa in proposito dal Tar Lombardia

Rispetto alla definizione delle situazioni debitorie per la Tarsu nelle istituzioni scolastiche per l’annualità 2007 – proseguono nella lettera – l’Anci, a conclusione della rilevazione effettuata da Anci-Ifel, a seguito dell’accordo di Conferenza Stato-Città del 2008 e della Integrazione di luglio 2010, ha comunicato ufficialmente al Miur la cifra totale richiesta dai Comuni che hanno risposto alla indagine, che ammonta ad una cifra pari a circa 54,5 milioni di euro per il 2007”.

Entrambe le questioni – sottolineano i due rappresentanti Anci – sono state oggetto di approfondimenti con gli uffici tecnici del Ministero nel corso dei quali, i rappresentanti del Miur, condividendo le motivazioni delle richieste dell’Anci, si erano impegnati a portare a soluzione le questioni indicate”.

Da qui la richiesta formulata al ministro di conoscere le decisioni assunte e l’entità delle risorse vista l’urgenza dovuta “sia alla ripresa delle attività scolastiche con la quale si è ripresentata la questione del pasto del personale statale – concludono Napoli e Ruffino – nonché per la pesante situazione economica che i Comuni si trovano a dover fronteggiare”.