L’alternativa all’accordo sugli scatti

Quella sugli scatti di anzianità è una buona intesa, come sostengono Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda? O è invece una pessima intesa, come sostiene la Flc-Cgil?

Motivi a sostegno di una tesi a favore o di una tesi contro se ne possono sempre trovare, come capita ogni volta che si valuta un accordo contrattuale.

Lasciamo ad altri e, soprattutto, ai diretti interessati (i docenti), il compito di giudicare.

C’è comunque una domanda che ci poniamo: c’era un’alternativa a questo accordo sugli scatti che, ricordiamolo, erano stati bloccati per un triennio dalla legge 122/2010?

Per la Cgil-scuola l’alternativa è una sola, decisamente affermata in un suo comunicato di commento all’intesa: il blocco degli scatti di anzianità va rimosso e basta.

Sembra di capire, dunque, che secondo il sindacato di Pantaleo soltanto altri soggetti diversi dal sindacato, cioè il prossimo Governo e il nuovo Parlamento, potranno risolvere il problema del blocco degli scatti, intervenendo con una legge che lo abroghi.

Se questa fosse davvero la corretta interpretazione del pensiero cigiellino, bisognerebbe aspettare almeno un anno o due per vederla considerata. Ma nel frattempo con l’anzianità che scorre gli scatti andrebbero in archivio.

L’alternativa all’accordo – sembra essere stato il ragionamento degli altri sindacati – non poteva che essere l’accordo.

Con le casse vuote, con la drammatica situazione finanziaria del Paese e con il Governo ormai dimissionario, l’accordo sembrava molto difficile, quasi impossibile. Se l’intesa non ci fosse stata adesso, quasi certamente non se ne sarebbe parlato per molto tempo.