L’ADi cambia statuto. Cenerini confermata alla guida

La scorsa settimana l’ADi (Associazione Docenti italiani) ha celebrato il suo quinto congresso che si è concluso con l’approvazione di un nuovo statuto che ne modifica la denominazione ufficiale (e il target associativo) in ‘Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani’.

Non cambiano però né la sigla (ADi), che resta la stessa (una scelta del genere era stata fatta qualche anno fa anche dall’ANP), né il presidente, che resta Alessandra Cenerini. La novità è rappresentata dalla nomina di un giovane dirigente scolastico, Roberto Fiorini, all’incarico di vicepresidente.

Per il prossimo triennio l’ADi si impegna a battersi per il “drastico abbandono di atavici miti, quali l’unicità della funzione docente e lo Stato datore di lavoro”.

Un comunicato dell’Associazione mette l’accento sulle seguenti proposte:

– reclutamento dei docenti nel rispetto della normativa europea, collegando l’incarico a tempo determinato con l’immissione in ruolo: concorsi indetti e gestiti da scuole e/o reti di scuole (riservati agli iscritti all’albo regionale degli abilitati) per i posti vacanti; incarichi assegnati ai vincitori a tempo determinato con immissione in ruolo dopo 3 anni di permanenza nella stessa scuola a seguito di valutazione annuale positiva e con  obbligo di permanenza per altri 3 anni;

– articolazione e differenziazione della docenza con specifiche scale retributive. Eliminazione delle funzioni strumentali e dei comandi presso USR e MIUR, rafforzando il fondo di istituto;

– attribuzione alle Regioni della facoltà di istituire un certo numero di istituti scolastici a statuto speciale, specialmente nell’area tecnica e professionale, andando oltre l’innovazione definita dall’art.11 del DPR 275/99.

All’ADi e alla sua presidente giungano gli auguri di buon lavoro di Tuttoscuola.