L’Abbecedario finanziario di Beppe Ghisolfi

Con questo lavoro, l’ultimo ad oggi di una serie iniziata nel 2014 con il Manuale di educazione finanziaria, prosegue l’opera di divulgazione, dedicata in particolare agli studenti più giovani, dei concetti e dei termini fondamentali dell’economia e della finanza portata avanti con sabauda applicazione dal piemontese Beppe Ghisolfi, già presidente della Cassa di Risparmio di Fossano e vicepresidente dell’ABI, dell’ACRI e ESGB, è membro del Cda dell’Istituto Mondiale delle Casse di Risparmio WBSI e presidente dell’Accademia di educazione finanziaria. Il titolo completo del nuovo volume è ABBECEDARIO. Le parole dell’economia, Aragno, 2022.

Questo “Abbecedario” è dedicato ai ragazzi dai sei ai quattordici anni, ed è un aggiornamento del citato Manuale del 2014, anch’esso pubblicato con la consueta cura da Nino Aragno, l’editore di fiducia di Ghisolfi, arricchito dei termini che in questi ultimi otto anni sono entrati nel linguaggio comune. Il linguaggio è sempre quello piano e amichevole, ma rigoroso, con il quale questo “pioniere dell’educazione finanziaria”, come è stato definito dal Presidente dell’ABI Antonio Patuelli, ha scelto di rivolgersi ai più giovani affinché si rendano conto, come scrive nella prefazione del volume, “che oggi è più che mai indispensabile occuparci di economia perché prima o poi, nella vita, essa si occuperà di noi”.  

Le parole, elencate in ordine alfabetico, sono 104, comprese quelle, quasi tutte in inglese, entrate nell’uso corrente dei media, ma il cui significato non è di immediata intelligibilità (esempi: bail-in, credit crunch, fiscal compact, rating, spread). Ma compaiono anche termini come criptovalute, cuneo fiscale, globalizzazione, paradisi fiscali, recessione, diventati di pubblico dominio in questi anni di forte instabilità economica e finanziaria.

Ecco, per esempio, come viene spiegato il non semplice termine “Deflazione”: “È la tendenza dei prezzi a scendere sempre più. Si verifica nei periodi di recessione (vedi voce), quando le famiglie, causa la crisi persistente, spendono sempre meno non avendo redditi sufficienti. A prima vista si potrebbe pensare che il fatto che i prezzi scendano sia positivo per tutti. Purtroppo non è così. Quando l’economia va bene la gente spende di più ed i prezzi salgono. Quando scendono il segnale è negativo. In questa situazione, infatti, capita spesso che si rimandino gli acquisti necessari perché si pensa che i prezzi scendano ancora. Se però non compro mai, blocco la produzione delle aziende e aggravo la crisi. Sono le regole del mercato!

Questo Abbecedario di Ghisolfi può certamente aiutare gli insegnanti (ma anche i loro genitori) a rispondere con efficacia all’esigenza di sensibilizzare i giovanissimi all’importanza dei fatti economici e finanziari, come indicano l’OCSE e la legge del 2017, approvata dal Parlamento italiano, che ha istituito il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria.

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