La trattativa dimenticata: dov’è finito il tutor?

La trattativa sindacale per l’attuazione dell’articolo 43, relativamente alle questioni del docente tutor e delle modalità organizzative per il sostegno degli anticipi nell’infanzia, sembra sparita completamente dal calendario dei lavori dell’Aran.
Gli ultimi incontri al tavolo contrattuale si sono avuti a fine ottobre quando sembrava ancora possibile (soprattutto negli auspici ministeriali) concludere la trattativa prima dello sciopero generale del 15 novembre.
Si è sfiorato l’accordo ma sono prevalse le posizioni intransigenti contrarie, soprattutto da parte della Cgil-scuola, e la trattativa è stata di fatto abbandonata.
Molte scuole, che avevano soprasseduto alla nomina del tutor e alla piena attivazione delle funzioni tutoriale in attesa dei chiarimenti contrattuali, sono rimaste in mezzo al guado.
A questo punto, arrivati ormai quasi a metà dell’anno scolastico, sembra difficile che la trattativa riprenda per dare risposte dagli effetti immediati. Non c’è più fretta di concludere anche per la parte riferita agli anticipi per l’infanzia, visto che il Miur da tempo ha assegnato 408 nuovi posti di docente anche per favorire gli anticipi.
Con molta probabilità tutta la materia dell’art. 43 confluirà nelle prossime trattative per il rinnovo biennale del contratto scuole (2004-2005) scaduto da un anno.
Lo Snals, per parte sua, sembra comunque intenzionato a non lasciar perdere e chiede “la ripresa, sulla base di una nuova direttiva, del negoziato previsto dall’art. 43 del vigente CCNL, con chiara definizione degli aspetti più controversi del D.lgs. 59/2004 (inserimento degli allievi anticipatari, in particolare nella scuola dell’infanzia; modalità di attivazione della funzione tutoriale; adeguamento dell’orario di servizio del personale per renderlo compatibile con i nuovi oneri richiesti dalla legge 53/2003; riconoscimento anche economico delle prestazioni richieste)”.