La scuola siamo noi: un bilancio positivo

Il campionario di iniziative assunte dalle scuole nella settimana 19-25 maggio 2007 è davvero assai consistente, e sembra dar ragione a coloro che, a partire dal ministro Fioroni, sostengono che nelle quasi 11.000 scuole italiane (con 40.000 plessi, spesso autonomi rispetto alle sedi centrali) le attività di insegnamento e apprendimento si svolgono in modo normale, e anzi sono caratterizzate da una notevole gamma di iniziative di arricchimento dell’offerta formativa, che si muovono in molteplici direzioni.
Basta dare un’occhiata al sito del MPI www.pubblica.istruzione.it e cliccare nello spazio riservato alla settimana “La scuola siamo noi” per trovare centinaia di esperienze e constatare quanto numerose e quanto diversificate siano le iniziative realizzate dalle scuole in tutta Italia: segno che esisteva già prima di questa settimana “speciale“, ed esisterà dopo, un terreno favorevole all’innovazione, alla sperimentazione, all’assunzione di iniziative. L’amplificazione mediatica delle patologie scolastiche, dalle disfunzioni di vario genere agli episodi di bullismo, distorce la percezione della realtà complessiva della scuola italiana: ma va considerato il numero complessivo delle sedi in cui si fa scuola (40.000), e che 4 o anche 40 episodi “patologici” toccano rispettivamente lo 0,01 e lo 0,1 per cento del sistema.
Ciò detto, e detto anche che i media italiani non aiutano in genere a vedere gli aspetti positivi della scuola del nostro Paese, sarebbe bene che si cominciasse a preoccuparsi di più – media compresi – di come migliorare i livelli di qualità e di equità del nostro sistema educativo, che purtroppo restano assai bassi, attraverso un grande dibattito pubblico.