Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La scuola italo-araba di via Ventura ricorre al Tar contro la chiusura

Colpi di scena a ripetizione si susseguono a Milano per la scuola italo-araba di via Ventura.
Il 9 ottobre scorso i dirigenti della scuola “insieme” che si è situata nei locali di via Ventura, dopo aver rinunciato a quelli di via Quaranta dell’anno scorso, danno l’avvio alle lezioni per un’ottantina di alunni, senza attendere l’autorizzazione dell’autorità scolastica.
I responsabili della scuola sostengono di avere le carte in regola per l’utilizzo delle strutture.
Comune e autorità scolastica negano di avere dato l’ok e parlano di forzatura arbitraria. Anche il ministro Fioroni interviene invitando a rispettare le procedure previste dalla legge.
I Vigili del Fuoco effettuano un sopralluogo per accertare le condizioni di sicurezza della scuola e rilevano irregolarità.
Il 12 ottobre la scuola autosospende le lezioni per fornire le certificazioni e le documentazioni richieste, provvedendo a sanare le irregolarità.
Il 13 ottobre il prefetto di Milano sospende temporaneamente il funzionamento della scuola di via Ventura in attesa di normalizzazione e regolarizzazione della situazione.
Il 15 ottobre i dirigenti della scuola italo-araba annunciano il ricorso al Tar contro i provvedimenti dell’amministrazione.
Le norme (dpr 389/1994) prevedono che l’autorizzazione al funzionamento di scuole straniere deve essere data dal ministero della Pubblica Istruzione, sentito il ministero degli Esteri.
Dopo quattro mesi dalla presentazione della domanda, se non interviene il diniego, l’ autorizzazione si intende automaticamente concessa.
Evidentemente c’è qualche altra ragione sostanziale per il mancato ok, non essendo possibile che tutto dipenda dalle condizioni di perfetta agibilità della struttura, perché, se fosse soltanto questa la ragione, ci sarebbe da chiedersi perché funzionano ugualmente più della metà degli edifici scolastici che ospitano scuole statali, anche se privi della maggior parte delle certificazioni di legge.

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