La scuola italiana nella seconda Repubblica. Un libro per capire

E’ uscito in questi giorni il volume di Orazio Niceforo, redattore di Tuttoscuola, dedicato all’analisi della politica scolastica realizzata dai governi e dai ministri che si sono succeduti dal 1994 al 2008, cioè negli anni della cosiddetta “seconda Repubblica”, da Francesco D’Onofrio a Mariastella Gelmini.

Il volume, intitolato La scuola italiana nella seconda Repubblica (1994-2008), è pubblicato dalla casa editrice Nuova Cultura (Roma, P.le Aldo Moro 5, tel. 06.49912685), ed è stampato su richiesta, con la tecnologia “print on demand“. Può essere ottenuto anche in contrassegno, inviando una mail all’indirizzo ordini@nuovacultura.it, al costo di 14 euro più spese di spedizione.

In questo libro si ripercorrono le vicende della scuola italiana dal 1994 al 2008 e si offre una chiave interpretativa delle difficoltà che i governi, e più in generale il sistema politico italiano, incontrano anche in questo periodo nel costruire coerenti e durature strategie di innovazione in campo educativo. All’origine di tali difficoltà, presenti sia nella prima che nella seconda Repubblica, non sta il fatto che le maggioranze parlamentari e di governo si formino su base proporzionale o maggioritaria-bipolare, ma altri fattori di tipo politico, istituzionale, sociale e culturale che nel loro insieme bloccano l’innovazione, e in particolare il fenomeno dell'”ostruzionismo di maggioranza”, come fu efficacemente definito dal giurista Piero Calamandrei già nel 1953.

Il volume contiene in appendice una ampia selezione dei più importanti provvedimenti (leggi, decreti legislativi, regolamenti, altre norme e atti parlamentari) varati dai diversi governi nel periodo considerato.