La scuola in Irak/1: come funziona

Le scuole irakene non sono tra gli obiettivi colpiti dalle bombe di precisione angloamericane, e sembra che abbiano parzialmente funzionato anche in questi giorni di guerra. Ma come è fatta la scuola di Saddam? Assomiglia alle “scuole coraniche”? Sembra proprio di no. Stando alle informazioni fornite dall’UNESCO il sistema scolastico irakeno è abbastanza simile a quelli europei: la scuola primaria dura 6 anni, la media 3 e la secondaria ad indirizzo generale altri 3.
Dopo la scuola media è possibile seguire corsi di formazione professionale. I primi 9 anni, e anche il decimo per chi sceglie la secondaria a indirizzo generale, hanno un curricolo unificato. Gli ultimi due anni invece si biforcano in un’area letteraria e un’altra a carattere scientifico. Solo il 20% dei giovani in età, però, frequenta la scuola secondaria, e un terzo delle femmine si ferma ancora prima.
La guerra del 1991 ha avuto conseguenze pesanti sulla scuola irakena, e in particolare sull’educazione degli adulti: secondo il giornale inglese The Guardian la percentuale degli adulti analfabeti è risalita rapidamente negli ultimi 10 anni, e tocca ora quasi il 50% della popolazione.
Ma come e che cosa si studia nella scuola di Saddam? L’orario va da un minimo di 31 a un massimo di 36 lezioni settimanali, e comprende sempre l’”educazione islamica” (4 ore nella scuola primaria, 3 nei gradi successivi), la lingua araba e la matematica. Nella scuola primaria c’è anche un’ora di educazione sociale e morale (poi diventa “civica”), mentre nella secondaria superiore compaiono ore di “educazione nazionale” (una) e anche di addestramento militare e alla difesa civile (da una a due). Per il resto, si studia storia, geografia, le varie scienze, economia, sociologia, persino la lingua curda (2 ore al penultimo anno), e sempre molta matematica, fin dalla prima classe. Insomma, un piano di studi che, a parte le 4 o 3 lezioni di “educazione islamica” e le 1 o 2 ore di addestramento militare, non è troppo diverso da quelli di molti Paesi europei.