La scuola della vicinanza e dell’empatia

La riflessione e il dibattito sulle esperienze di didattica alternativa realizzate negli ultimi tre mesi nelle scuole italiane si arricchiscono ogni giorno di più di contributi interessanti, che ne dimostrano la vitalità e la capacità di dare risposte efficaci e innovative a una sfida straordinaria, priva di precedenti, al tradizionale modello organizzativo e pedagogico.

Pubblichiamo perciò volentieri, ringraziandoli per avercelo inviato, il documento redatto da Fiorella Ricciardi, Dirigente Scolastico in quiescenza ed esperta di formazione, e Ugo Vitti, Dirigente Scolastico dell’IIS ‘Carlo e Nello Rosselli’ di Aprilia (Latina), rivolto in primo luogo ai Collegi e ai Consigli di istituto impegnati nelle operazioni conclusive di questo difficile anno scolastico, con particolare riferimento alla valutazione dell’apprendimento, che non potrà essere di carattere sommativo ma dovrà “contenere in sé i caratteri di trasversalità che connotano la vita reale e le conoscenze e capacità ad essa applicate”.

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Vivendo nell’epoca del Covid”, scrivono i due dirigenti, “è capitato alla scuola di saltare il fosso dove prima ci si era presentati esitanti e reticenti e di ritrovarsi sull’altra sponda del medesimo fiume, con qualche sicurezza in più è senz’altro uno sguardo diverso. Lo sguardo di chi sa di aver perso un ruolo totalizzante ma di averne guadagnato uno più solidale, ecologico, realistico, e produttivo; di aver perso il ruolo di insegnante per aver guadagnato quello di ‘maestro’”.

Questo documento si aggiunge costruttivamente ai tanti materiali e alle tante esperienze che abbiamo pubblicato nell’ambito dell’iniziativa #Lascuolaaiutalascuola e nel corso del viaggio tra le scuole innovative che Tuttoscuola ha intrapreso con La scuola che sogniamo.