Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La scuola abbandona il Natale cristiano?

Da diverso tempo, in occasione del Natale, si registrano cambiamenti nella scuola italiana, soprattutto in quei settori, infanzia e primaria, dove in particolare si dava ampio spazio alla tradizione cristiana del presepe, dei canti religiosi, delle rappresentazioni della nascita di Gesù.
Oltre ad una progressiva secolarizzazione che trasferisce e generalizza nella scuola i valori laici della pace e della fratellanza, da qualche tempo il Natale cristiano è stato abbandonato per rispetto soprattutto delle minoranze islamiche sempre più presenti nella scuola.
Nei giorni scorsi l’editorialista del Corriere della sera Magdi Allam ha preso posizione con un servizio dal titolo emblematico: “Fate il presepe, non offende i ragazzi islamici. – Natale può diventare la festa condivisa da cristiani e musulmani. Cominciando dalle scuole“.
In merito Magdi Allam scrive: “i presidi e i docenti che hanno ritenuto opportuno abolire il presepe… per non urtare la suscettibilità degli studenti musulmani, non conoscono i versetti del Corano (Sura III 45-46) che recitano: “E quando gli angeli dissero a Maria: O Maria, Dio ti annunzia la buona novella d’una Parola che viene da Lui, e il cui nome sarà il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’altro e uno dei più vicini a Dio. Ed egli parlerà agli uomini dalla culla come un adulto, e sarà dei Buoni.”
Il giornalista continua dicendo: “Perché se lo conoscessero saprebbero che l’Islam, al pari del cristianesimo, venera Gesù e Maria… Capirebbero che proprio la festa del Natale potrebbe rappresentare uno straordinario momento di condivisione spirituale, di partecipazione religiosa e di intesa umana tra cristiani e musulmani…”

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