La scomparsa di Saverio Avveduto

Nei giorni scorsi è deceduto all’età di 97 anni il prof. Saverio Avveduto, già Direttore generale del MPI e presidente dell’UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo) dal 1993 al 2008, autorevole e poliedrico protagonista della politica scolastica nella seconda metà del Novecento.

Nato a Ispica (Ragusa) nel 1924, laureato in filosofia, ha insegnato storia e filosofia nei licei fino al 1952. Nel 1953, vincitore del concorso per la carriera direttiva nel MPI, ne è diventato Direttore generale nel 1971, preposto prima all’Educazione popolare (1972-78) poi, dopo la soppressione di quest’ultima, agli Scambi culturali fino al 1989.

Ha insegnato Sociologia dell’educazione alla Sapienza dal 1966 al 1996 contribuendo a definire, a metà degli anni Sessanta, lo statuto di questa disciplina, allora nuova per l’Italia.

Avveduto è stato anche Capo di gabinetto al Ministero della Sanità con il ministro socialista Luigi Mariotti al tempo della prima riforma ospedaliera, consigliere scientifico della Treccani, co-fondatore di Politeia e dell’Istituto internazionale di epistemologia ‘La Magna Grecia’. Si è occupato in particolare di educazione popolare e permanente presiedendo dal 1993 non solo l’UNLA ma anche l’Università di Castel Sant’Angelo per l’Educazione Permanente (UCSA). Nel 1960 ha fondato la rivista Dialogos. Problemi dell’istruzione e della ricerca scientifica dirigendola per decenni.

Tra i suoi molti lavori, a riprova della ricchezza dei suoi interessi, L’uomo in quanto ricchezza. La società scientifica. Rapporto sulla scienza (Etas Kompass); Enciclopedia della scuola (Mondadori); Il neon e le lucerne (Bulzoni); I prossimi seimila giorni (Franco Angeli); Dedalo rivisitato (Sellerio), Dialogo di filosofia per nonno e due nipoti (Franco Angeli). Tuttoscuola partecipa al cordoglio della famiglia e dei suoi tanti amici. (O.N.)