La Sars manda in quarantena la Moratti

Venerdì 9 tutto era pronto in Consiglio dei ministri per l’approvazione del primo decreto legislativo di attuazione delle riforma Moratti, ma non se ne è fatto niente.
Dopo l’ok con qualche riserva nel pre-consiglio del 6 maggio e dopo, probabilmente, qualche conseguente ritocco al testo del decreto, è mancata la “posa della prima pietra” della nuova scuola Moratti: da quanto si è appreso, potrebbe essere stato il prolungarsi della discussione in Consiglio sulla “Sindrome respiratoria acuta severa” (Sars) ad aver impedito la trattazione del provvedimento sulla scuola, che pure era all’ordine del giorno, la cui discussione a questo punto è rinviata di una settimana.

Se ne dovrebbe dunque parlare il 16 maggio. Ma qualche perplessità per questo rinvio è inevitabile, a cominciare dal fatto che, con tutta l’urgenza che grava sul decreto in vista dell’avvio della riforma dal prossimo settembre, invece di imprimere un’accelerazione si è ulteriormente dilazionata una procedura che già oggi è in ritardo sulla tabella di marcia.

Che si sia trattato di un po’ di “melina” da parte di qualche ministro per guadagnare altro tempo per approfondire il testo del decreto, oppure no, a questo punto l’avvio della procedura consultiva subirà pericolosi ritardi, data anche l’imminenza della pausa elettorale (le amministrative si terranno a fine maggio), che coinvolgerà Governo e parlamento. Tanto da portare a fine luglio la scadenza dei previsti 60 giorni di tempo a disposizione delle commissioni parlamentari per il loro parere.
Varo del decreto, pubblicazione in Gazzetta ufficiale ed entrata in vigore: potrebbe già essere cominciato l’anno scolastico 2003-04.
Sul prossimo numero di TuttoscuolaNEWS approfondimenti e commenti.