La salma del maestro Manzi lontano dal suo paese. Per protesta della vedova

Le spoglie del maestro Alberto Manzi, ideatore e conduttore del programma televisivo “Non è mai troppo tardi”, saranno trasferite in un comune diverso da Pitigliano, del quale era stato anche sindaco per un triennio, dopo che la vedova del maestro aveva protestato per lo sgarbo di non essere stata informata della traslazione della salma dopo dieci anni dalla sua tumulazione.

Si aspettava un trattamento diverso e non aveva gradito che il famoso consorte fosse stato considerato, con freddezza burocratica, un numero o poco più.

L’attuale sindaco di Pitigliano, un paese del grossetano, ha cercato di correre ai ripari, proponendo la realizzazione di un monumento al maestro Manzi. Ma la vedova, senza ulteriori polemiche, ha preso invece la ferma decisione di traslare la salma nel cimitero di un comune vicino, Sorano, distante una decina di chilometri da Pitigliano.

Il maestro Alberto Manzi, come molti ricordano, era stato protagonista per molto tempo di una felice trasmissione televisiva, “Non è mai troppo tardi”, nel corso della quale, con rara efficacia, guidava migliaia di adulti analfabeti ad imparare i rudimenti della lettura e della scrittura.

La trasmissione televisiva venne considerata un valido strumento per la lotta all’analfabetismo, allora diffuso in alcuni territori del nostro paese, soprattutto tra le persone anziane.

L’opera di Manzi venne apprezzata per le metodologie didattiche impiegate e per la sua capacità umana e professionale di guidare con efficacia dal video il riscatto sociale di migliaia di persone emarginate per la mancanza di strumentazione alfabetica di base.