
La rottura Regioni-Governo apre prospettive pesanti per la scuola
L’incontro delle Regioni con il Governo di questa sera a Palazzo Chigi si è concluso con una sostanziale rottura.
“Il giudizio di questo incontro – ha dichiarato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni – per noi non è positivo e si conferma la rottura tra Regioni e Governo sui punti che abbiamo sollevato“.
Il fallimento dell’incontro con il presidente Berlusconi apre ora uno scenario imprevisto dalle forti implicazioni politiche e istituzionali.
Nel merito di alcuni provvedimenti sospesi, c’è da dire che se la Conferenza unificata Sato Regioni non riprenderà a breve la sua attività, saranno rinviate a tempo indeterminato anche alcune questioni riguardanti la scuola, per le quali è necessario il parere, l’intesa o l’accordo tra Regioni e Stato.
Nella seduta del 29 luglio scorso erano state rinviate le trattazioni dell’accordo sulle sezioni primavera (la più urgente per consentire l’avvio delle attività dal prossimo settembre) e quelle sui pareri relativi agli schemi di regolamento per i i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali.
Si sperava di trattarli subito dopo l’incontro di Palazzo Chigi e di chiuderli in settimana. Invece…
Ora diventa difficile prevedere tempi e soluzioni; ma soprattutto, diventa difficile individuare la via d’uscita di questa crisi istituzionale.
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