La riforma della P.A. salva i licei quadriennali?

Potrebbe non avere effetto la sentenza del Tar che aveva bocciato la riduzione dei licei

La recente sentenza del Tar Lazio che, su ricorso della Cgil-scuola, ha dichiarato l’illegittimità di due decreti ministeriali con i quali era stata autorizzata la sperimentazione di licei quadriennali, potrebbe non avere effetto.

Infatti, in soccorso dell’Amministrazione scolastica vincolata ai pareri del CNPI, l’organo consultivo nazionale soppresso, è intervenuta la recente legge di riforma della Pubblica Amministrazione, entrata in vigore da alcune settimane.

In sede di conversione del decreto legge 90/2014 sulla riforma della Pubblica Amministrazione (legge 114/2014), il Parlamento ha introdotto varie modifiche, una delle quali, l’art. 23-quinquies (Interventi urgenti per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico), ha fatto salvi gli atti e i provvedimenti emanati senza il parere del CNPI (soppresso).

Ha fatto salvi anche i futuri provvedimenti emanati senza il parere, fino alla costituzione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e, comunque, entro al 30 marzo 2015.

Nelle more del riordino e della costituzione degli organi collegiali della scuola, sono fatti salvi tutti gli atti e i provvedimenti adottati in assenza del parere dell’organo collegiale consultivo nazionale della scuola; dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e fino alla ricostituzione dei suddetti organi, comunque non oltre il 30 marzo 2015, non sono dovuti i relativi pareri obbligatori e facoltativi.