La riduzione delle unità didattiche a 50 minuti

Il tema del ritorno alle ore di 60 minuti è l’oggetto di una email del dirigente scolastico Salvatore Provenzani, il cui intervento volentieri pubblichiamo.

Invitiamo gli altri lettori a inviarci le loro opinioni sul tema (o su altri temi nuovi da proporre), scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Desidero aprire, se possibile, un nuovo fronte di discussione fra addetti ai lavori, Docenti e Dirigenti, ma anche Genitori sulla questione della riduzione a 50 minuti delle unità didattiche nella secondaria superiore.

La norma è chiara: dal prossimo anno le ore di lezione saranno di 60 minuti! Non capisco come, ma in tal modo si compenseranno i tagli notevoli agli ordinamenti dell’istruzione tecnica soprattutto. personalmente penso che non vi fosse bisogno di ricorrere ad un simile marchingegno perchè la riduzione delle ore di insegnamento aveva una sua ragion d’essere in sè che non richiamava affatto la necessità del recupero.

Tuttavia vorrei sottolineare che anche questa disposizione come altre, presenta delle difficoltà di applicazione veramente insormontabili e legate alla realtà socio- economica dei territori.

La disposizione del Ministro Gelmini, certamente seria, non risolve il problema del pendolarismo che in alcuni casi è di impossibile risoluzione. I comuni e le Ditte di trasporto pubblico non potranno aumentare le corse e non potranno permettersi il lusso di soddisfare le esigenze delle famiglie e degli studenti. Se a tutto questo ci aggiungiamo le carenze strutturali che impongono spesso, il giorno libero a rotazione ed il recupero sui 5 giorni del tempo non lavorato, il quadro è completo!

Come fare? ritenere la vecchia circolare Valitutti ancora in servizio? O ritenere che non ci sia deroga alcuna alla norma Gelmini? le domande non sono retoriche, credo, ma cariche di problematicità gestionale che si tradurranno in un anno tormentato e pieno di proteste.

Salvatore Provenzani DS ITC Don Luigi Sturzo – Bagheria

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