La Rete #educAzioni per non lasciare indietro nessuno

I sei mesi di sospensione delle attività didattiche ordinarie hanno messo in luce il rischio di un aumento delle disuguaglianze a danno degli alunni socialmente e culturalmente meno garantiti, fenomeno documentato nell’accurata indagine ‘Riscriviamo il futuro’ realizzata da Save the Children nel mese di maggio.

Proprio con lo scopo di evitare questo rischio nove organizzazioni tra le più attive nella promozione dell’equità sociale (Alleanza per l’Infanzia, Appello della Società Civile per la ricostruzione di un welfare a misura di tutte le persone e dei territori, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile  (ASviS), Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD), Forum Education, #GiustaItalia Patto per la Ripartenza, Gruppo CRC, Tavolo Saltamuri) si sono riunite nella rete #educAzioni e hanno sottoscritto un documento che fa appello all’impegno di tutti “per contrastare ogni forma di discriminazione, affinché nessuno venga lasciato indietro e tutti abbiano la possibilità di sviluppare le proprie capacità”. 

Tra le proposte avanzate quella di rilanciare i patti educativi volti a “tenere aperte le scuole tutto il giorno, a partire dai territori dove è più grave e diffusa la povertà educativa”. Per aiutare chi è ‘rimasto indietro’ non serve formare gruppi separati ma predisporre “attività stimolanti, di ricerca, espressivo-creative, comunicative, logiche, (…) attività differenziate secondo i bisogni di ognuno, nello stesso tempo facendo percepire che ciascuno è parte di una comunità e va accolto in quanto tale, con le sue potenzialità e propensioni”.

Importante e da tenere in considerazione è a nostro avviso la proposta avanzata dalle nove organizzazioni che a tutte le bambine/i e adolescenti, a prescindere che siano o meno ‘indietro’, venga data l’opportunità di elaborare l’esperienza di questi mesi e di assimilare le nuove norme di comportamento rese necessarie dal perdurare della pandemia. “La riflessione su questa esperienza, le sue cause, le sue conseguenze anche per i comportamenti e responsabilità individuali, declinata a seconda dell’età, dovrebbe entrare nel programma educativo in questi mesi, dando contenuto non solo all’educazione civica introdotta quest’anno, ma anche ad altre materie – dalle scienze alla storia e geografia – in un’ottica interdisciplinare”.

Il testo completo del documento, articolato in cinque punti, si può leggere cliccando sull’hashtag #educAzioni.